Corriere della Sera
il Corriere della Sera è nato nel febbraio del 1876 grazie all’idea di Eugenio Torelli Viollier, direttore del giornale La Lombardia, e di Riccardo Pavesi, editore dello stesso giornale, che decisero di fondare un nuovo quotidiano. Il primo numero del Corriere della Sera venne annunciato dagli strilloni in piazza della Scala alle 21 di domenica 5 marzo 1876, con la doppia data del 5-6 marzo per garantire la validità del giornale per il pomeriggio del primo giorno e la mattina del giorno seguente. La prima domenica di Quaresima fu scelta come giorno di lancio per sfruttare l’assenza di concorrenza. Tuttavia, per evitare di inimicarsi l’ambiente, il ricavato del primo numero venne devoluto in beneficenza. La prima edizione era composta da quattro pagine e furono stampate 15.000 copie.
La sede del giornale fu stabilita in un luogo prestigioso, la Galleria Vittorio Emanuele, dove vennero utilizzate due stanze per la redazione composta da tre redattori e quattro operai. I tre collaboratori di Torelli Viollier erano Raffaello Barbiera, Giacomo Raimondi ed Ettore Teodori Buini, tutti suoi amici. Teodori Buini fu nominato caporedattore e portò al giornale anche sua moglie, Vittoria Bonaccina, che si occupava di traduzioni. Maria Antonietta Torriani, scrittrice di romanzi d’appendice con lo pseudonimo di “marchesa Colombi”, la moglie di Torelli, collaborò anche lei con il giornale. Vincenzo Labanca si offrì di collaborare gratuitamente per le corrispondenze da Roma, mentre per le notizie dall’estero il Corriere aveva accordi con l’Agenzia Stefani e la francese Havas.
Titta Torelli, fratello di Eugenio, ricopriva il ruolo di amministratore del giornale. La stampa del giornale veniva effettuata da una tipografia esterna che aveva uno stanzone nei sotterranei della Galleria Vittorio Emanuele.