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La Nazione è il principale quotidiano di Firenze. Questo giornale, distribuito in tutto il Paese, è particolarmente diffuso in Toscana, Umbria e nella provincia ligure della Spezia, con numerose edizioni locali che approssimativamente corrispondono alle varie province toscane e all’Umbria.

Insieme al Resto del Carlino di Bologna, Il Giorno di Milano e Il Telegrafo di Livorno, fa parte della rete chiamata QN Quotidiano Nazionale ed è pubblicato da Editoriale Nazionale s.r.l. (gruppo Monrif).

La fondazione di questo nuovo giornale per Firenze risale al 13 luglio 1859. In quel periodo, la notizia dell’armistizio di Villafranca si era appena diffusa in città. Leopoldo II, Granduca di Toscana della casata degli Asburgo Lorena, aveva lasciato il trono due mesi e mezzo prima, mentre a Firenze era ancora al potere il governo provvisorio di Bettino Ricasoli. Quella sera, Ricasoli convocò una riunione nel suo ufficio a Palazzo Vecchio, a cui parteciparono Carlo Fenzi, Piero Puccioni e Leopoldo Cempini, tre patrioti che avevano già proposto a Ricasoli l’idea di creare un nuovo quotidiano per Firenze due mesi prima. Durante l’incontro, il barone spiegò agli presenti la situazione politica che si era creata a Villafranca, ribadendo però la ferma volontà di andare avanti con il progetto di unificazione. Disse: “Questi signori mi chiesero di fondare un giornale politico: io rifiutai: oggi acconsento: ma con una condizione: che domani e al mattino presto il giornale sia pubblicato.” I tre patrioti si unirono ad Alessandro d’Ancona e scelsero la tipografia di Gaspero Barbèra, con sede in via Faenza. I testi furono scritti all’una di notte e alle cinque del mattino Ricasoli diede il suo consenso. Così, il giorno dopo, “il numero zero” del nuovo giornale chiamato La Nazione, pubblicato in formato tabloid (a mezzo foglio), era già in circolazione. Il primo numero ufficiale fu pubblicato il 19 luglio. Il primo direttore fu proprio Leopoldo Cempini, che rimase in carica fino al 9 agosto 1859. L’orientamento del giornale è sempre stato moderato-conservatore.

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