Italpress

Ultime notizie dal sito “Italpress”


Italpress è un’agenzia di stampa italiana con copertura nazionale e sede principale a Palermo.

Inizialmente specializzata nell’informazione sportiva, Italpress è stata fondata nel 1993, anche se il giornalista Gaspare Borsellino aveva avviato un notiziario quotidiano nel 1988, quando aveva appena vent’anni. Gaspare Borsellino ricopre la carica di direttore responsabile dell’agenzia.

Dal 2008, Italo Cucci ricopre la posizione di direttore editoriale, mentre Angelo Brocato è caporedattore centrale e Gianfranco Merenda è caporedattore della sezione Sport. Tra i collaboratori di maggior prestigio figura la firma di Franco Zuccalà a partire dal 2000.

Italpress è un’agenzia generalista che diffonde mediamente circa duemila notizie al giorno. Fornisce notiziari multimediali quotidiani riguardanti economia, politica, spettacoli, cronaca e settori specifici come motori, energia, ambiente, turismo, legalità, salute e immobiliare.

A livello regionale, Italpress trasmette notiziari dedicati alla Sicilia, al Mezzogiorno, al Lazio, alla Lombardia, al Nordovest e un Notiziario Regioni che raccoglie le principali notizie da tutte le regioni italiane.

Quotidiano del sud

Ultime notizie da “ilQuotidiano del sud”

 


Il Quotidiano del Sud è un giornale italiano che deriva dalla fusione de “Il Quotidiano della Calabria”, “Il Quotidiano della Basilicata” e “Corriere – Il quotidiano dell’Irpinia”. Viene pubblicato in formato cartaceo e digitale, con una distribuzione a livello nazionale e regionale in Basilicata, Calabria, Campania e Puglia. L’edizione dedicata a quest’ultima regione copre le province di Bari e Barletta-Andria-Trani, nonché le Murge.

A partire dall’aprile 2019, la direzione editoriale del giornale è stata affidata a Roberto Napoletano, già direttore del Sole 24 Ore e del Messaggero. Inoltre, è stata introdotta una nuova edizione nazionale intitolata “Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia”, che affronta tematiche relative al Mezzogiorno e al contesto nazionale. Quest’edizione si caratterizza per l’analisi dei fatti nazionali e internazionali secondo una prospettiva meridionalista, offrendo una visione particolare degli avvenimenti politici, finanziari, economici, geopolitici e sociali: “Si propone – come venne annunciato con la pubblicazione del primo numero – come un Quotidiano che racconta i fatti della politica, della finanza, dell’economia, della geopolitica, della società con gli occhi del Mezzogiorno”.

Il Messaggero

Ultime notizie da “il Messaggero”


Il Messaggero, fondato nel 1878, è un storico quotidiano nazionale con sede a Roma, di proprietà della Caltagirone Editore. È l’ottavo quotidiano italiano per diffusione e il più venduto nella capitale. La sua storica sede si trova in via del Tritone 152, in un edificio risalente all’inizio del Novecento.

La fondazione

Il quotidiano fu fondato a Roma l’8 dicembre 1878 da Luigi Cesana, un milanese di soli ventisette anni, e Baldassarre Avanzini, originario di La Spezia e già fondatore de Il Fanfulla a Firenze. Tra il 16 e il 19 dicembre furono stampati quattro numeri di prova, pubblicati come inserti de Il Fanfulla, un quotidiano che si stampava a Roma dal 1871 e di cui uno dei proprietari era il padre di Cesana. Le pubblicazioni regolari iniziarono il 1º gennaio 1879 con una tiratura di 20.000 copie, al prezzo di 5 centesimi, come era consueto all’epoca per i giornali di quattro pagine.

La testata assunse il nome di “Messaggiero” (dal 5 febbraio abbandonò la “i”). Il primo direttore fu Fedele Albanese, sostituito nell’aprile successivo dal giornalista e fumettista Luigi Arnaldo Vassallo (noto come Gandolin). Il nuovo quotidiano si distinse per il suo formato ridotto e si basava principalmente su notizie tratte da altri giornali. Non aveva una coloritura politica definita, ma si concentrava principalmente sulla cronaca, soprattutto sugli eventi che accadevano nella capitale.

Vassallo diede grande risalto al processo Fadda, che coinvolse ambienti dell’alta società romana. Attraverso i suoi resoconti, il giornale mise in ridicolo i personaggi più influenti della nobiltà capitolina. Grazie alla notorietà acquisita nei primi due anni di vita, Il Messaggero raggiunse una tiratura di 35.000 copie.

Nel 1880, il co-fondatore Luigi Cesana assunse personalmente la direzione del quotidiano. Grazie al successo di vendita, nel 1888 Cesana rinnovò completamente la produzione del giornale, introducendo per primo in Italia la stereotipia. Fu potenziata anche la distribuzione: Il Messaggero usciva in due edizioni. Nel 1890, il quotidiano romano vendeva 45.000 copie, posizionandosi al secondo posto per diffusione e importanza in tutta l’Italia centrale, subito dopo La Tribuna. Inizialmente, la linea politica del giornale nei confronti di Giovanni Giolitti fu di sostegno, per poi trasformarsi in un atteggiamento di contrasto.

 

Il Giorno.it

Ultime notizie Il Giorno.it:

 


Il Giorno, nato nel 1955, fu creato su iniziativa del presidente dell’ENI, Enrico Mattei. Mattei desiderava un nuovo quotidiano che sostenesse la sua linea politica ed economica. In quanto fondatore e presidente dell’ENI, un’azienda di proprietà statale controllata dal Ministero delle Partecipazioni Statali, Mattei si trovava in contrasto con la grande industria privata, che non lesinava critiche nei suoi confronti, anche attraverso i giornali.

Per rompere l’accerchiamento e rispondere agli attacchi, Mattei decise di fondare un giornale tutto suo. Non era la prima volta che un’azienda pubblica possedeva un giornale, poiché il Banco di Napoli era proprietario del Mattino e della Gazzetta del Mezzogiorno.

Mattei trovò un socio nell’editore marchigiano Cino Del Duca, che aveva avuto successo in Francia e desiderava intraprendere una nuova impresa. Del Duca accettò il ruolo di socio di minoranza. Il 27 settembre 1955 fu costituita a Milano la “Società Editrice Lombarda” (SEL), di cui Mattei possedeva il 51% delle azioni e Del Duca il 49%. Mattei decise di non apparire pubblicamente come il fondatore del quotidiano, che si presentò ai lettori come un giornale indipendente. Ufficialmente, il presidente della società editrice era l’ingegner Oreste Cacciabue.

Umbriaon

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L’Umbria è una regione situata nel cuore dell’Italia centrale, ed è storicamente conosciuta come la terra degli Umbri, antica popolazione che ha dato il nome alla regione stessa. Con una superficie di 8 456 km², di cui 6 334 km² nella provincia di Perugia e 2 122 km² nella provincia di Terni, e una popolazione di 853 013 abitanti, l’Umbria è l’unica regione italiana che non confina né con altre nazioni né con il mare. Inoltre, con solamente 92 comuni, è la regione a statuto ordinario con il minor numero di comuni.

L’Umbria confina ad est e a nord-est con le Marche, a ovest e a nord-ovest con la Toscana, e a sud e a sud-ovest con il Lazio. È importante sottolineare che l’Umbria include anche un’enclave situata nelle Marche, appartenente al comune di Città di Castello. Il capoluogo regionale è Perugia, mentre le province sono Perugia e Terni. Altri centri importanti, anche se non capoluoghi di provincia, sono Foligno, Città di Castello, Umbertide, Spoleto, Gubbio, Gualdo Tadino, Assisi, Bastia Umbra, Orvieto, Amelia, Narni, Marsciano, Spello e Todi.

Il territorio umbro è caratterizzato da una notevole varietà paesaggistica, grazie alla presenza di colline e valli fluviali. Questo complesso sistema orografico, che comprende la Valle Umbra e la Valtiberina, si innalza progressivamente verso est e sud con le catene montuose della Valnerina, superando i 2 400 metri di altitudine (come nel caso del gruppo del Monte Vettore) nel massiccio dei Sibillini, condiviso con le Marche. I principali corsi d’acqua dell’Umbria includono il quarto lago naturale più grande d’Italia, il Lago Trasimeno, il Lago di Piediluco (condiviso con il Lazio) e il bacino artificiale di Corbara. Inoltre, la regione è attraversata da numerosi torrenti di piccole dimensioni e fiumi, tra cui i più importanti sono il Tevere, che raccoglie le acque degli altri fiumi umbri, il Nera (116 km), il Paglia (86 km), il Chiascio (82 km), il Topino (77 km) e il Nestore (42 km).

Il territorio umbro è punteggiato da città e insediamenti ricchi di storia e tradizioni. La regione è stata abitata fin dall’epoca protostorica dagli Umbri e dagli Etruschi, ed è stata successivamente parte della Regio VI Umbria et ager Gallicus dell’Impero Romano. Durante il periodo del Regno Longobardo in Italia, gran parte del territorio umbro era incluso nel Ducato di Spoleto al sud, nell’Impero Bizantino al centro e nel Ducato di Tuscia al nord. Dopo secoli di lotte, l’Umbria entrò a far parte dello Stato Pontificio. A testimonianza della sua importanza, un asteroide è stato dedicato alla regione, chiamato Umbria

Aosta.citynotizie

Ultime notizie Aosta.Citynotizie:



La città di Aosta è situata approssimativamente nel centro della Valle d’Aosta, nella pianura attraversata dal principale fiume della regione, la Dora Baltea. Aosta è dominata da importanti montagne, tra cui la Becca di Nona, il Monte Emilius, la Pointe de Chaligne e la Becca di Viou. Il centro della città è attraversato da nord a sud dal torrente Buthier, uno dei numerosi affluenti della Dora Baltea, proprio all’altezza dell’Arco d’Augusto.
Rispetto agli altri capoluoghi di provincia, Aosta si posiziona al quinto posto come città più alta d’Italia, con un’altitudine di 583 metri sul livello del mare. Questa collocazione altimetrica la rende più elevata di Campobasso e più bassa di Caltanissetta.

La Nazione

Ultime Notizie La Nazione


La Nazione è il principale quotidiano di Firenze. Questo giornale, distribuito in tutto il Paese, è particolarmente diffuso in Toscana, Umbria e nella provincia ligure della Spezia, con numerose edizioni locali che approssimativamente corrispondono alle varie province toscane e all’Umbria.

Insieme al Resto del Carlino di Bologna, Il Giorno di Milano e Il Telegrafo di Livorno, fa parte della rete chiamata QN Quotidiano Nazionale ed è pubblicato da Editoriale Nazionale s.r.l. (gruppo Monrif).

La fondazione di questo nuovo giornale per Firenze risale al 13 luglio 1859. In quel periodo, la notizia dell’armistizio di Villafranca si era appena diffusa in città. Leopoldo II, Granduca di Toscana della casata degli Asburgo Lorena, aveva lasciato il trono due mesi e mezzo prima, mentre a Firenze era ancora al potere il governo provvisorio di Bettino Ricasoli. Quella sera, Ricasoli convocò una riunione nel suo ufficio a Palazzo Vecchio, a cui parteciparono Carlo Fenzi, Piero Puccioni e Leopoldo Cempini, tre patrioti che avevano già proposto a Ricasoli l’idea di creare un nuovo quotidiano per Firenze due mesi prima. Durante l’incontro, il barone spiegò agli presenti la situazione politica che si era creata a Villafranca, ribadendo però la ferma volontà di andare avanti con il progetto di unificazione. Disse: “Questi signori mi chiesero di fondare un giornale politico: io rifiutai: oggi acconsento: ma con una condizione: che domani e al mattino presto il giornale sia pubblicato.” I tre patrioti si unirono ad Alessandro d’Ancona e scelsero la tipografia di Gaspero Barbèra, con sede in via Faenza. I testi furono scritti all’una di notte e alle cinque del mattino Ricasoli diede il suo consenso. Così, il giorno dopo, “il numero zero” del nuovo giornale chiamato La Nazione, pubblicato in formato tabloid (a mezzo foglio), era già in circolazione. Il primo numero ufficiale fu pubblicato il 19 luglio. Il primo direttore fu proprio Leopoldo Cempini, che rimase in carica fino al 9 agosto 1859. L’orientamento del giornale è sempre stato moderato-conservatore.

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